Nel settembre del 2015 l’ONU ha adottato un Piano mondiale per la sostenibilità denominato Agenda 2030 che prevede 17 linee di azione,
tra le quali è presente anche l’utilizzo di impianti agrovoltaici per la produzione di energia rinnovabile.
L’Unione europea ha recepito immediatamente l’Agenda 2030, obbligando gli Stati membri ada adeguarsi a quanto stabilito dall’ONU.
Il 10 novembre 2017, in Italia, è stata approvata la SEN 2030, Strategia Energetica Nazionale fino al 2030. Con-tiene obiettivi più ambiziosi dell’agenda ONU 2030,
in particolare:
Inoltre, nel 2020 il MISE (Ministero dello Sviluppo Economico), ha adottato il Piano Piano nazionale Nazionale integrato Integrato energia
Energia e clima Clima (PNIEC), che consiste in uno strumento fondamentale per cambiare la politica energetica e ambientale del nostro Paese verso
la decarbonizzazione.
Tale piano ha previsto la produzione di 35 GW di fotovoltaico entro il 2030 e sarebbero sufficienti 50mila 50.000 ettari, pari più o
meno ai due quinti dei terreni abbandonati ogni anno dagli agricoltori.
Con il termine AgroPhotoVoltaic (abbreviato APV) si indica un settore, ancora poco diffuso, caratterizzato da un utilizzo "ibrido"
dei terreni agricoli tra produzione agricola e produzione di energia elettrica attraverso l'installazione, sullo stesso terreno, di impianti
fotovoltaici. La cosiddetta "generazione distribuita", infatti, non potrà fare a meno, per molte ragioni, di impianti "su scala di utilità"
che occupano nuovi terreni oggi dedicati all'agricoltura per una parte.
Per essere possibile, devono essere adottati nuovi criteri di
progettazione impiantistica, utilizzando criteri e modalità di gestione completamente nuovi per il nuovo settore APV.
Esempi del passato di questo tipo di settore sono le “serre fotovoltaiche” nate non per esigenze agricole, ma per creare un supporto di
moduli fotovoltaici da collocare su un terreno su cui, altrimenti, non sarebbe stato possibile installare impianti. Ora è necessario trovare la
produzione agricola ed elettrica in nuovi sistemi sostenibili e che rientrino in un contesto di Industria 4.0.
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